Cos'è la Mindfulness e cos'è Vipassana?

Passiamo la vita a scappare da ciò che non ci piace e ad aggrapparci a ciò che ci piace. Ma in realtà questa è una ricetta che alla fine ci rende infelici perché, volenti o nolenti, non abbiamo alcun controllo sugli eventi esterni. Ciò che amiamo è per sua natura non permanente e come tutte le cose nasce, vive e muore, mentre ciò che odiamo a volte si parcheggia nella nostra esistenza e rimane fermo troppo a lungo. Ecco la natura della sofferenza, ma qui c'è anche la 'cura'.

Possiamo e dobbiamo insegnare alla nostra mente che possiamo convivere con tutto ciò che ci accade e che questa è la chiave per la pace e il benessere. Con la meditazione comincia ad emergere la sofferenza e le persone che iniziano a praticare scoprono che in realtà i sintomi da cui volevano guarire si "aggravano" e si pentono di pensare che la meditazione non funzioni o non faccia per loro. Invece, è proprio l'opposto.



Con la pratica, la sofferenza dell'essere, che reprimiamo con continue distrazioni, comincia ad emergere ea manifestarsi, perché ne diventiamo consapevoli. Lo scopo non è liberarsi di queste sensazioni spiacevoli o dolorose, ma farne amicizia. È una delle cose più difficili ma è anche il percorso più coraggioso e chi lo intraprende viene ricompensato oltre ogni aspettativa. L'intuizione Vipassana (chiara visione della realtà così com'è veramente e non come una costruzione mentale) sviluppa la saggezza, non una saggezza intellettuale, ma una saggezza intuitiva che la mente non può comprendere a livello cognitivo.

Una saggezza che nel tempo rompe quegli schemi antichi che ci tengono intrappolati. I libri di meditazione sono una risorsa inestimabile ma non possono sostituire la pratica del cuscino perché descrivono le esperienze di altre persone. Il tuo miglior insegnante sarà sempre la tua pratica.